Pubblicato e revisione modifica 23 Novembre, 2022.

Hai ricevuto un avviso di accertamento con il quale ti viene richiesto il pagamento di una somma: ecco cosa puoi fare.

Avviso di accertamento: di che cosa si tratta

L’avviso di accertamento è un atto impositivo, con il quale viene formalizzato l’esito di un controllo in relazione ad un periodo di imposta.

Consente, nei casi previsti dalla legge, l’esecuzione forzata dell’obbligo del pagamento richiesto.

Se non impugnato nel termine di legge diviene definitivo anche se illegittimo ed infondato.

Termine di impugnazione

Il contribuente, destinatario dell’atto , laddove lo ritenga infondato, errato, emesso in violazione della normativa dovrà impugnarlo entro 60 giorni, sollevando tutti i motivi per i quali si ritiene l’atto illegittimo ed infondato.

Anche un accertamento emesso fuori termine diviene definitivo se non impugnato.

Notifica dell’avviso 

L’amministrazione finanziaria o l’ente impositore possono notificare l’avviso di accertamento:

  • tramite servizio postale con posta raccomandata,
  • consegna diretta da parte dei messi notificatori,
  • con posta elettronica certificata in caso di soggetti obbligati ad avere un indirizzo pec.

Per quanto riguarda Società e persone fisiche residenti all’estero, che non hanno eletto domicilio in Italia, le notifiche verranno effettuate con le modalità previste dalla normativa in base allo specifico caso.

Una volta ricevuto l’atto il contribuente se rinuncia ad impugnare l’atto può ottenere la riduzione delle sanzioni, prestando la c.d. acquiescenza.

In tale caso il contribuente rinuncia all’impugnazione, rinuncia alla presentazione dell’accertamento con adesione e provvede al pagamento in misura ridotta entro i sessanta giorni.

Come fare per impugnare l’avviso di accertamento

Nel caso in cui l’avviso di accertamento sia illegittimo, infondato o comunque emesso in violazione della normativa il contribuente può:

  • formulare una proposta di accertamento con adesione all’Ufficio ( in caso di definizione della pretesa tributaria si applicano le sanzioni nella misura di 1/3 del minimo previsto dalla legge.
  • Impugnare l’avviso di accertamento nel termine di sessanta giorni dalla notifica

La presentazione della istanza di accertamento sospende per 90 giorni i termini per la proposizione del ricorso, per il versamento delle somme.

L’eventuale presentazione di una istanza in autotutela non sospende i termini per il ricorso.

L’impugnazione.

Prima di proporre il ricorso occorre verificare il valore della controversia e l’atto da impugnare.

Infatti, nel caso di impugnazione di un provvedimento di qualsiasi ente di valore fino a 50.000,00 euro o in materia catastale, il ricorso produce gli effetti di un reclamo all’ufficio ai sensi dell’art. 17 bis D.lgs.546/1992.

Se il valore è superiore ad Euro 50.000,00 o l’atto ha ad oggetto il recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi, il ricorso non ha valore di reclamo e deve essere iscritto a ruolo entro 30 giorni dalla notificazione.

Occorre effettuare una valutazione in ordine alla opportunità o meno di proporre ricorso sulla base della fondatezza dei motivi che si andranno a formulare.

In alternativa, vanno prospettate e valutate insieme al professionista incaricato le possibili ipotesi di definizione.

Se hai bisogno di aiuto puoi contattare lo Studio

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